martedì 29 marzo 2011

Iaia Forte racconta Marta

Marta è la moglie del protagonista Piero Cicala (Emilio Solfrizzi), la proprietaria del ristorante pugliese in cui lui lavora: un’ex cantante neomelodica napoletana che ha lasciato la professione per seguire suo marito, continuando con incessanti recriminazioni ad imputare a lui questa scelta.
È un personaggio molto bello perché tragicomico: è lei il vero “uomo di casa”, la capofamiglia, una donna energica e in qualche modo anche violenta che governa tutto e tutti, a cominciare dal suo uomo deluso, bevitore e leggermente depresso, che si dimostrerà capace di riaccogliere con amore dopo la sua incredibile avventura romana e americana, ritrovando con lui un rapporto finalmente pacificato.
In questo film abbiamo avuto la fortuna di interagire con una splendida “scuola pugliese” di attori, spesso di origine teatrale, in grado di “passare la palla” molto bene in scena; e quella anche di trovarci in un luogo splendido come Savelletri, dove il rapporto con il set si è rivelato molto piacevole, anche perché si mangiava benissimo.

In teatro recito quasi sempre testi e personaggi molto tragici. Al cinema, invece, mi piace “giocare” su altre corde: in genere mi sento a mio agio con le persone che mi corrispondono, e in questa occasione abbiamo trovato subito la dimensione giusta per rapportarci sia con Cappuccio sia con Solfrizzi; ho sentito con loro una corrispondenza non solo anagrafica, ma anche nel modo di percepire il nostro lavoro. Emilio Solfrizzi è un interprete finissimo: è stato facile “giocare” con lui in scena, sia per quanto riguarda la dimensione comica, sia per quella più drammatica e violenta. Eugenio Cappuccio si è formato come me, frequentando il Centro Sperimentale di Cinematografia, ma in anni diversi: ci conoscevamo da tempo, ma non avevamo mai lavorato insieme. Il set è l’elemento naturale di Eugenio, quello che gli è più affine: è un regista autorevole ma caldo; ha uno sguardo molto attento sugli attori; è molto interessato al lavoro sulla recitazione, e per un interprete è facile abbandonarsi con fiducia alla sua direzione.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Se la grande Iaia fa la cantante neomelodica non me la perderò per nulla al mondo...
Ciao iaia, a presto ( almeno al cinema), Gennaro from Surriento

Anonimo ha detto...

Evviva Iaia, Evviva Solfrizzi e la "scuola pugliese" !!!
un saluto da Marta ( come il tuo personaggio) di...Fasano

Anonimo ha detto...

Mitica Iaia! Una grandissima attrice...Conosciuta qualche anno fa a Capalbio insieme ad un altro attore bravissimo Tommaso Ragno, coppia formidabile!!!
Di sicuro Iaia farà la differenza come in ogni ruolo su grande schermo ma io la aspetto a teatro...
ciao Iaia
Marco da Livorno

isabella ha detto...

Grandissima Iaia Forte!!!Come al solito eccezionale!!

Eugenio Cappuccio ha detto...

si ragazzi....Iaia in questo film è un vero pilastro...
indimenticabile quan do accenna le canzoni del suo passato neomelodico
"Core Pazzo" e "Miura Gialla"...da morire...
Cap