il ristorante sotto il grecale |
Oggi ho davvero pensato che non sarei stato in grado di finire il programma.
Una scena piuttosto complicata del film, con sessanta persone sul set, nel ristorante, a guardare la tv, a seguire uno show televisivo, a interagire tra loro, interagire con le ondate di umore della trasmissione tv, a raccontarci dinamiche, battute, conflitti, speranze, ruggini, sorprese, buffagini, insomma un mondo all'interno di un solo ambiente, a otto metri dalle onde furibonde di questa notte di grecale che ha portato vento e pioggia tutto il giorno e che mi ha costretto, per evitare problemi col sonoro della presa diretta, a chiedere di foderare il tetto del ristorantino con della gommapiuma!
Eugenio Cappuccio (foto di Andrea Catoni) |
Il produttore deve aver giustamente pensato: questo è matto... La gomma ha funzionato, e anche tutta la macchina. E forse un po' matto lo sono...
Non so neppure io come sono riuscito a chiudere questa scena, per la quale ci sarebbero voluti due giorni, credo. O forse no?
Non si può mai dire col cinema, dipende dal punto di vista, da come sai, puoi, e vuoi raccontare. Puoi metterci un giorno a girare due inquadrature e un'ora per farne cinque, dipende... campi magnetici.
È così.
A domani, Cap
1 commento:
Come dire? In bocca al lupo. E speriamo che il bel tempo ritorni.
Ciao, Nicola
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