È stato davvero un bel momento scoprire che due uomini di cinema del calibro di Pupi ed Antonio Avati, decidevano con convinzione ed affetto di affidare lo sviluppo e la regia di un tale progetto a me, che del lavoro di questi due cineasti italiani importantissimi ha avuto sempre una grande stima.Non avevo mai incontrato prima Antonio, che della DUEA è il produttore; avevo però sempre pensato che buon assortimento doveva essere per un regista avere un fratello produttore e per un produttore avere un fratello regista, Pupi appunto. Originalissima formula, che ha permesso a questa società cinematografica di darci negli anni quasi 40 film.
| il produttore Antonio Avati |
Insomma, una "casa" dove non mancano i momenti di confronto anche acceso, ma dove sempre senti che qualcosa di "altro" dal semplice ruolo di dipendente, collaboratore, assunto, costituisce il legame e il progetto.
Una formula originale, non facilmente ripetibile che naturalmente mi ha sedotto e fatto appunto "sentire a casa". Una casa di cinema.
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