La sceneggiatura del film era molto dettagliata: era tutto descritto e stabilito molto bene, anche se qualche volta Cappuccio e Solfrizzi decidevano qualche piccola modifica in corsa. Credo che si tratti di un bell’esempio di commedia a tutto tondo, raffinata, mai volgare, e potenzialmente godibile a vari livelli: uno di divertimento esplicito e un altro, più o meno subliminale, che rivela un’ineluttabile amarezza di fondo, uno specchio dei nostri tempi.
Ho trovato divertente il fatto che, alla fine della sua movimentata vicenda che lo porta prima a Roma e poi in America, il protagonista non si lasci sopraffare dalla tentazione di rincorrere ancora il suo sogno, ma decida di tornare in paese dai suoi amici decisamente maturato, dopo avere compiuto dei passi avanti come uomo. Di conseguenza, anche i suoi amici maturano con lui: arriva finalmente per tutti una sorta di presa di distanza dal mondo da copertina di rotocalco che tutti loro hanno sempre sognato; si intuisce che da allora in poi saranno pronti a suonare per il puro piacere di farlo, e non necessariamente per l’ambizione del successo ad ogni costo.
Il trio anni Ottanta Cicala, Ciola e Corrente |
4 commenti:
bellissima la foto ( le sagome )dei MAGICI CCC : ma esiste un cartonato o manifesto da poter comprare? Grazie, Jerry
purtroppo no, e quella scena haimè l'abbiamo anche tagliata. ma se mi mandi la tua mail ti mando in esclusiva delle belle foto di scena della sequenza...a futura memoria...ciao!
Eugenio Cappuccio
eucapp@gmail.com
Bravissimo Totò Onnis!!!!!Bellissima la foto con il trio Cicala Ciola e Corrente!!E' vero ci vorrebbe un poster o un cartonato!!!Grandissimo Eugenio Cappuccio!!
Nicee post
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